La Dea-Vampiro
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di Clifford Ball
Poco a poco,
la gente aveva cominciato a crederci, sapendo che in questo ripetersi
di racconti
doveva esserci un fondamento di verità. L'enorme Vampiro
che gli sventurati avevano descritto aveva parlato loro con voce umana,
così dicevano, e li
aveva chiamati per nome. Alcuni erano criminali con una taglia
sulla testa, altri schiavi fuggiaschi, ma il mostruoso Vampiro non
sbagliava mai nello scegliere l'appellativo
con il quale li fermava. Una volta un'uomo morente a causa
di diverse artigliate dietro al collo profonde tre centimetri, giurò
che la bestia gigantesca lo aveva
deriso mentre scappava, ricordandogli che molti anni
prima aveva già ucciso suo padre.
Che Bubaste - o Bast - fosse una divinità vivente desiderosa di
arrecare morte e distruzione, era
stato accertato come verità dagli abitanti dei regni confinanti
di Forthe, di Livia, e di Ygoth, e perfino dalle tribù nomadi del
deserto i cui membri erano
stati colpiti da quel flagello vivente, e per tutta quella terra si
era diffusa una paura che si era propagata come un'onda fino alle
lontane montagne di Fuvia.
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. carattere/font Berylium
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. trovate i racconti completi
nel libro "Storie di Vampiri" della Newton Compton Editori .
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