Il volto
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di Edward Frederick Benson
Conosceva bene quei capelli rossicci,
quegli avidi occhi ravvicinati, le orecchie sporgenti, la
bocca - nel dipinto con le labbra
strette - per metà sorridente
e per metà distorta in un
sogghigno minaccioso. Avrebbe potuto essere il suo incubo, e non
un modello vivente, colui che
aveva posato per quel ritratto.
" Ah, che brutto tipo!", osservò
uno dei suoi amici. "Guarda, Hester, non è incredibile?"
Si riprese con sforzo. Arrendersi
a quella devastante paura avrebbe
significato consentire all'incubo
di invadere anche la sua vita diurna, e ciò l'avrebbe senz'altro
condotta alla pazzia. Si costrinse
a guardare nuovamente il
quadro, ma c'erano quegli occhi
che la fissavano con bramosia; le parve quasi che quella
bocca accennasse a muoversi.
Attorno a lei la folla si agitava e
parlottava, ma Hester era in preda
alla sensazione di trovarsi sola, sola con Roger Wyburn.
Eppure, rifletté, quel ritratto
dell'uomo che la visitava in sogno
- perchè era lui indubbiamente, e
nessun'altro - avrebbe dovuto tranquillizzarla.
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carattere/font Berylium .
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trovate i racconti completi nel libro "Storie di Vampiri" della
Newton Compton Editori .
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